Roma che cresce e lavora
La città che valorizza le sue energie, vocazioni e risorse

Il Comune di Roma ha la sua missione chiave e trasversale nella realizzazione di politiche per il lavoro e la crescita che devono valorizzare le grandi vocazioni, dal turismo, all’industria, al commercio, ai servizi alle famiglie e alle imprese, all’agricoltura dell’agro romano, alla riconoscibilità globale del nome di Roma.

Tra i nostri progetti, la creazione di un’Agenzia per l’attrazione degli investimenti che organizzi network di imprese e investitori per diventare punto di riferimento unico per gli investitori internazionali.

Il progetto principale del nostro programma per lo sviluppo prevede la costruzione di ecosistemi che diano una missione chiara alle riqualificazioni. Dalla cultura alla creatività, dalla musica all’arte, dall’audiovisivo ai settori industriali dell’aerospazio, dell’energia e delle tecnologie verdi, dalla convegnistica e dal turismo ai possibili incroci tra ingegneria e intelligenza artificiale al patrimonio culturale, si darà sostegno e forza alle energie già presenti in città e a progetti già affermati come quello del Rome Technopole, promosso dalle tre università pubbliche di Roma, da Unindustria e già supportato dalla Regione Lazio.

Lavoro: la città del patto per l’occupazione e lo sviluppo sostenibile

Vogliamo un nuovo modello sociale ed economico, basato sulla partecipazione, sull’inclusione e sulla crescita, capace di tenere insieme chi lavora e chi crea lavoro, esaltando il protagonismo e il ruolo della società civile, le associazioni di rappresentanza e gli individui.

Lanceremo immediatamente un grande “patto per il lavoro e lo sviluppo” attraverso la concertazione territoriale. Chiameremo alla partecipazione responsabile i lavoratori e i sindacati nella fornitura di servizi pubblici e nella governance delle aziende municipalizzate, mentre espanderemo la dotazione organica della PA, con investimenti anche sulla formazione dei dipendenti.

Sempre attraverso la concertazione e la partecipazione delle parti sociali, vogliamo definire le politiche per l’attrazione degli investimenti e avviare azioni di contrasto al lavoro nero, creando il “Marchio di qualità del lavoro a Roma Capitale”.

Attueremo un sistema di welfare locale attivo ed inclusivo finalizzato alla riduzione delle disuguaglianze socioeeconomiche e alla definizione di  piani d’azione per territori a disoccupazione zero.

Daremo vita a un osservatorio del settore delle piattaforme digitali e all’Agenzia del lavoro e della formazione. 

Investiremo nel sostegno al diritto allo studio dei giovani con basso reddito e all’imprenditorialità femminile e giovanile.

Cultura: la città delle arti, della creatività e del talento

Vogliamo fare della cultura, da sempre elemento identitario del nostro Paese e della Capitale, il volano di uno sviluppo sostenibile, intelligente ed inclusivo.
La nostra prima azione sarà la creazione del “Consiglio della Cultura di Roma”.
Abbiamo l’obiettivo di creare grandi centri culturali, di completare il Polo delle Arti all’ex Mattatotio, di rilanciare Cinecittà e il circuito dei Teatri di cintura.
Avvieremo una collaborazione sistematica con i Municipi per favorire un decentramento culturale di qualità e faremo delle politiche culturali di Roma un laboratorio di inclusione della società civile. In quest’ottica, potenzieremo la rete delle Biblioteche comunali di quartiere e offriremo sostegno delle librerie indipendenti. In tutti i quartieri valorizzeremo i programmi dell’Estate Romana in tutti i quartieri.

Nel nostro programma ci sono azioni per dare nuova centralità culturale al Fiume Tevere, il cuore della città, perché cinema, musica e spettacolo tornino ad animarne le sponde e i battelli, per far rivivere questo angolo di bellezza. 

Per quel che riguarda le imprese culturali, lanceremo il programma “RomaCreativa” che, oltre alla creazione del Consiglio della Creatività, prevedrà la regolarizzazione delle diverse tipologie di contratti di lavoro nel settore della Cultura, una tassazione differenziata per le imprese culturali e creative e incentivi per l’imprenditoria culturale giovanile.

La città dell'università, della ricerca, dell'innovazione e dell’impresa

Con il nostro programma per Roma, intendiamo favorire la nascita, la concentrazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione: non solo smart city, quindi, ma anche knowledge city.

Per questo partiremo con l’attuazione di grandi progetti innovativi, dal “Rome Technopole« al “Digital Innovation Hub”, attivando scambi e collaborazione con Università, Enti di ricerca e imprese e realizzando residenze per giovani ricercatori e giovani creativi. 

Riteniamo di fondamentale importanza diffondere la cultura scientifica e imprenditoriale nella città, a partire dalle scuole e attiveremo una rete di spazi di co-working diffusi e politiche di accesso privilegiato per le innovazioni generate dalle start-up di Roma. 

Faremo una ricognizione dei siti dismessi per favorire la reindustrializzazione dell’ecosistema romano e ci impegneremo per costruirne uno intorno ai distretti industriali.

Istituiremo infine un Ufficio Europa per l’attrazione dei fondi europei.

Roma internazionale: la città che attira investimenti

Da qualche anno, Roma ha cominciato a perdere il suo fascino nei confronti di imprese nazionali e  internazionali. Per questo noi vogliamo avviare progetti per attrarre investimenti e facilitare l’insediamento di imprese straniere nel territorio della città metropolitana, valorizzando e promuovendo il brand «Roma» presso gli investitori, restituendo a Roma la sua vocazione internazionale, per trasformarla nella capitale culturale e diplomatica del Mediterraneo.

Nel nostro programma ci sono, da subito, la creazione di un’agenzia specializzata per l’attrazione degli investimenti e l’avvio di una campagna «Invest in Rome» per promuovere il brand Roma e attrarre investimenti internazionali.

Realizzeremo anche una piattaforma cittadina di private equity per le aziende del territorio e istituiremo il Consiglio degli Investimenti e la figura di Consigliere Diplomatico.

Questa figura si occuperà, tra le altre cose, di promuovere il Forum Euro-Mediterraneo come luogo di ricerca, dialogo e diplomazia, all’interno del quale avrà un ruolo significativo l’Osservatorio Euro-Africano specializzato nello studio del cambiamento climatico nell’area del Mediterraneo.

Utilizzeremo la grande visibilità del polo romano dell’Onu sull’alimentazione e l’agricoltura (FAO, IFAD e WFP) per integrarlo con le politiche ambientali e agricole del nostro territorio e per fare emergere Roma come simbolo della lotta contro la fame nel mondo.

Turismo: una risorsa per tutta la città

Roma è da sempre una delle principali mete del turismo nazionale e internazionale, ma non sempre questi flussi rappresentano una fonte di ricchezza per tutta la città, senza contare che talvolta i turisti restano insoddisfatti del degrado e dal livello dei servizi. Nel nostro programma di governo noi vogliamo migliorare la qualità e l’innovatività dell’offerta per i viaggiatori in arrivo, garantire la sostenibilità per i cittadini romani, riducendo la congestione dei Municipi centrali, diffondendo il turismo anche negli altri quartieri.
Le azioni principali per raggiungere questi obiettivi riguardano, prima di tutto, l’attribuzione delle deleghe in materia di turismo ai vertici dell’Amministrazione, la creazione della “Destination Management Organization” e la definizione di una nuova strategia di promozione della destinazione Roma. Insieme alla Regione Lazio, avvieremo azioni di promozione del brand «Roma» e, con le altre grandi città della cultura italiane, stringeremo un patto per favorire un turismo culturale integrato.

A favore degli imprenditori del settore turistico, così provati dal tragico biennio dell’emergenza Covid, apriremo uno sportello dedicato e potenzieremo il Convention Bureau, anche attraverso nuovi investimenti. 

Per il settore alberghiero, estenderemo il superbonus 110% agli hotel e favoriremo la creazione di piattaforme digitali aperte di prenotazione e commercializzazione delle stanze.

Allo stesso tempo daremo nuovo impulso ai controlli antiabusivismo e frode fiscale e rivedremo in maniera più stringente la normativa per gli appartamenti destinati agli affitti brevi.

Commercio e artigianato: la città delle piccole imprese

Per la nostra “economia di prossimità, che abbiamo scoperto essere così importante durante la pandemia, vogliamo rafforzare la sostenibilità, l’innovazione e la creatività degli esercizi commerciali e artigiani, elevando la qualità dei prodotti, premiando la professionalità, aumentando le sinergie e le reti del sistema, la tutela della qualità del commercio e infine garantendo equilibrio tra grande distribuzione e negozi di vicinato.
Approveremo subito le nuove regolamentazioni sulle somministrazioni, sulle attività in Città storica e per la definizione dei distretti commerciali ed artigiani. Verranno valorizzate le le attività storiche, l’artigianato artistico e del mercato di Porta Portese e lanceremo iniziative per l’acquisto e la valorizzazione di luoghi inattivi, con affitti a prezzo calmierato per le attività artigianali.

Pubblicheremo quanto prima i Bandi di gara per l’assegnazione degli spazi pubblicitari.

Verrà modificata la convenzione con i mercati rionali e definizione del Piano “Mercati di Roma” e adottati un piano regolatore delle aree pubbliche Infine avvieremo a modernizzazione le strutture del Centro Agroalimentare.

Agricoltura: la città capitale dell’agroalimentare

Roma, sede delle principali organizzazioni internazionali in tema di alimentazione, deve tornare a essere la capitale mondiale dell’agroalimentare. L’agro romano, i suoi prodotti e la sua cultura alimentare vanno valorizzati, favorendo anche la riqualificazione ambientale delle superfici non utilizzate.

Tutti i numeri del nostro programma: 50 progetti di recupero ambientale, 

30 progetti di miglioramento dei mercati rionali, 50 progetti per il miglioramento della qualità della ristorazione, 50 punti di consegna dei prodotti locali, 5 nuovi farmers’ market in strutture comunali, individuazione di 3 siti per la realizzazione di agroasili. 

Avvieremo le procedure perché l’Agro Romano venga inserito nei Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale e istituiremo la “Carta dei vini di Roma”.

Roma deve diventare un esempio valoriale nella cultura del cibo e nella riduzione dello spreco. Per questo lanceremo programmi di educazione alimentare nelle scuole di Roma, in cooperazione con aziende ed enti del territorio e daremo sostegno ai sistemi di delivery etico e sostenibile.